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I FATTORI CORRELATI ALLO STUDIO: I CODICI DI APPRENDIMENTO

10/13/2022

 
Nel precedente articolo abbiamo parlato di attenzione e concentrazione: cosa sono, quali sono i fattori che le influenzano e piccole strategie per allenarle.
Esiste, però, un altro fattore correlato allo studio: i codici di apprendimento o stile di apprendimento.
Partiamo innanzitutto da una definizione: “per stile di apprendimento s’intende l’approccio all’apprendimento preferito di una persona, il suo modo tipico e stabile di percepire, elaborare, immagazzinare e recuperare le informazioni”. 
 
Ognuno impara in modo unico. Essere a conoscenza del proprio modo di ragionare e approcciarsi alle cose risulta essere quindi un presupposto fondamentale per orientarsi al meglio nella scelta di tutte quelle strategie da utilizzare non solo a livello scolastico ma nella nostra quotidianità. 
 
Gli stili di apprendimento variano a seconda delle modalità sensoriali (verbale, visivo, uditivo, cinestesico), degli stili cognitivi (globale e analitico), dell’ambiente (tempi, luoghi, modalità di lavoro) senza dimenticarsi di tutti quegli aspetti della personalità dell’individuo (ad esempio introversione, estroversione).
Per semplicità possiamo dividere questi stili in tre aree: A, B e C.

A. CANALI SENSORIALI: riguarda tutti quei canali sensoriali attraverso i quali è possibile cogliere e apprendere le informazioni che riceviamo dall’esterno:  
  • Visivo-Verbale: riguarda un apprendimento basato su un linguaggio, su parole che è possibile vedere (letto-scrittura). Rappresenta il canale più utilizzato a scuola. 
  • Visivo-Non Verbale: apprendimento attraverso immagini, mappe concettuali, disegni, schemi, grafici, etc.
  • Uditivo: apprendimento basato sull’ascolto. Si apprende meglio assistendo ad una lezione, partecipando a discussioni e confronti in modo attivo.
  • Cinestesico: la modalità migliore per apprendere riguarda lo svolgimento di attività concrete e l’esperienza di qualcosa.

B. ELABORAZIONE INFORMAZIONI: riguarda il modo in cui le informazioni colte dai canali sensoriali vengono elaborate dalla persona. Può essere, ad esempio: 
  • Globale: la persona che utilizza questo tipo di apprendimento tende ad analizzare e valutare il problema nel suo complesso.
  • Analitico: la persona con stile analitico, invece, scompone il problema e quindi si focalizza prima sulle singole parti per poi arrivare ad una visione d’insieme.

C. MODALITÀ DI LAVORO: modalità attraverso il quale è più facile apprendere le informazioni. 
  • Individuale: apprendimento mediante uno studio “solitario”.
  • Gruppo: apprendimento basato su uno studio o lavoro di gruppo.

Naturalmente ognuno di noi possiede uno stile di apprendimento che è il risultato dell’intersezione di queste tre aree. Ad esempio, uno studente potrebbe avere uno stile di apprendimento cinestesico, analitico, di gruppo. Va da sé che le combinazioni possibili sono tante ed è bene ricordarlo per sottolineare l’unicità di ogni individuo, di ogni studente; inoltre, nessuno stile è migliore di un altro sono semplicemente diversi.
 
Vi starete chiedendo: “Come faccio a capire quale sia il mio stile di apprendimento?”
Man mano che si proseguono gli studi, imparando a conoscersi un po’, si comincia a capire quale sia il proprio canale preferenziale mediante cui apprendere le informazioni. 
Tuttavia, capita che si arrivi persino alle scuole superiori o all’università senza averne preso davvero consapevolezza; spesso complice di questo, è lo stesso sistema scolastico che, talvolta, propone un metodo di studio standardizzato uguale per tutti.
 
Per comprendere quale sia il proprio codice di apprendimento esistono, naturalmente, moltissimi test più o meno lunghi, con calcoli più o meno complessi e dei risultati. 
Voglio comunque proporti un banale esercizio che non vuole sostituirsi a un test validato scientificamente ma che, come primo input, può darti un’idea di quello che potrebbe essere il tuo canale preferenziale di apprendimento. 
Picture
La risposta A alla prima domanda potrebbe indicare uno stile cognitivo analitico, mentre la risposta b uno stile globale. 
Nel secondo indovinello invece la risposta C potrebbe indicare uno stile più di tipo visivo non verbale, la risposta B uno stile visivo verbale, mentre la risposta A potrebbe suggerire un misto tra questi due stili oppure un altro stile come quello uditivo ad esempio. 
 
Questo breve esercizio, come detto in precedenza, vuole solo fornire, anche in modo un po’ divertente, un primo input per cominciare a orientarti verso la scoperta del tuo stile di apprendimento. 
Questa conoscenza è fondamentale per individuare quelle strategie che ci consentono di sfruttare al meglio i nostri punti di forza di fronte ad un compito. 
 
È chiaro che in un percorso di apprendimento diventa fondamentale creare una sintonia tra il nostro stile di apprendimento e lo stile di insegnamento. Il codice di apprendimento, infatti, influenza la modalità di studio e di apprendimento e di conseguenza il rendimento scolastico. È importante, quindi, prestare attenzione a questi fattori che spesso sono alla base di difficoltà scolastiche che potrebbero essere “facilmente” migliorate se si prendessero maggiormente in considerazione queste peculiarità individuali portando lo studente, nel suo percorso, verso una modalità di studio personalizzata. 
 
Abbiamo visto brevemente cosa siano i codici di apprendimento e come questi possano influenzare il nostro modo di studiare e approcciarci al mondo esterno. Nel prossimo articolo vedremo, invece, i metodi di studio e le strategie più efficaci da adottare a seconda del nostro stile di apprendimento.
 
 


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