Alice Martini Psicologa
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IL TUO TEMPO: E SE NON TI PIACE?

3/14/2023

 
Nello scorso articolo abbiamo visto come tutto funzioni secondo il nostro orologio e come paragonare in modo continuo e fine a stesso la nostra vita a quella degli altri possa trasformarsi in qualcosa di totalmente improduttivo generando sofferenza psicologica.
Tuttavia, anche nel momento in cui finalmente accettiamo che ognuno vive secondo il proprio ritmo, può succedere che non ci si senta pienamente soddisfatti del punto in cui ci si trova.
Alle pressioni interne, inoltre, si aggiungono le aspettative provenienti dal mondo esterno.
Prendiamo, ad esempio, il caso delle cene in famiglia durante le quali alcuni parenti non si risparmiano frasi come:

  • “E il/la fidanzatino/a?”
  • “Quando pensate di farci un nipotino?”
  • “Tua cugina si è già laureata, la prossima sarai tu?”
 
E potremmo andare avanti ancora molto.
Sicuramente la consapevolezza del “ognuno ha i suoi tempi” in parte può rassicurare ma dall’altra le continue pressioni interne ed esterne possono aumentare lo spaesamento e un vissuto di inadeguatezza. E allora potrebbero affiorare pensieri come:

  • “Sarò io sbagliata/o?”
  • “L’orologio biologico avanza, riuscirò ad avere figli?”
  • “Riuscirò a trovare l’uomo/donna dei miei sogni?”
  • “E se non riuscissi a laurearmi e a trovare lavoro?”
 
Cosa possiamo fare, quindi, quando non ci sentiamo al punto in cui “dovremmo essere”?
Innanzitutto, ricordandoti che non “devi essere” in nessun punto in quanto non esistono delle tappe obbligate da raggiungere, o per lo meno, non sono uguali per tutti. 
La vita è tua, e solo tu puoi decidere quelli che sono i tuoi obiettivi, quando e come raggiungerli e voler soddisfare a tutti i costi le aspettative altrui non potrà che farti allontanare da questi, generando frustrazione e insoddisfazione. 
Concludo questo breve articolo con un semplice esercizio. 
 
Ogni giorno prenditi qualche minuto di tempo per riflettere su questa domanda: 
“Se domani ti alzassi e scoprissi di essere un passo più vicino alla felicità, da cosa te ne accorgeresti?”
 
Diciamo sempre di voler essere felici ma capita raramente che ci soffermiamo su che cosa significhi per noi esserlo. Che cosa ti rende felice? Quali sono quelle cose per le quali ti accorgi di esserlo? 
La maggior parte delle persone, infatti si approccia alla vita con un atteggiamento passivo, come se da un giorno all’altro, all’improvviso, tutto potesse cambiare. Non è così, il nostro domani lo costruiamo oggi con le nostre scelte.
Questo semplice esercizio ha il fine di aiutarti ad iniziare a riflettere su quelli che sono davvero i tuoi obiettivi ma, soprattutto, a quali sono le scelte e i passi che puoi fare oggi per raggiungerli domani.
Chiediti quindi: “Che cosa posso fare per raggiungere il mio obiettivo?”, “Quali strumenti ho già che posso sfruttare?”, “Di quali altre risorse ho bisogno?”


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    Dott.ssa Alice Martini
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    Psicologa

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